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Cessione del quinto pensionati con residenza all’estero: come richiederla?

Pensionati residenti all’estero e accesso alla cessione del quinto

Alla ricerca di clima migliore, costo della vita più basso e condizioni fiscali favorevoli, gli italiani che hanno deciso di andare a vivere all’estero dopo aver smesso di lavorare sono, al 2020, più di 400.000. La meta preferita è il portogallo, seguito da Cipro e Emirati Arabi Uniti.

Ma cosa accade nel caso in cui debbano chiedere la cessione del quinto, avendo la residenza all’estero? Com’è noto, con la cessione del quinto, l’importo del prestito viene concesso dall’ente pensionistico e calcolato sulla pensione netta. Una forma di finanziamento sicura e garantita dalla solvibilità della pensione, nonché dall’assicurazione. La durata della rateizzazione di rientro se si risiede all’estero, però, non può superare i 10 anni. Il piano di ammortamento, invece, può essere rinnovato solo dopo aver rimborsato il 40% dell’importo.

La richiesta della cessione del quinto prescinde dal luogo in cui il pensionato ha la residenza. L’importante è che si tratti di una pensione italiana.
Sono esclusi dal beneficio:

  • le pensioni e gli assegni sociali
  • l’invalidità civile
  • gli assegni VOCRED, VOCOOP, VOESO
  • gli assegni per inabilità
  • gli assegni al nucleo familiare
  • le prestazioni di esodo
  • le pensioni cointestate per la quota non riconducibile al soggetto richiedente.

I soggetti ammessi alla richiesta di cessione del quinto possono quindi ottenere fino a 75.000 euro, con il vantaggio di rimborsare l’importo in modo comodo, ovvero con rate mensili che non potranno superare 1/5 della pensione.

In ogni caso, l’importo della rata di rimborso non potrà essere inferiore al reddito minimo previsto per garantire la sussistenza, dunque a 515,58 euro. Il pensionato potrà disporre delle somme ricevute liberamente. Infatti, la cessione del quinto rientra fra i prestiti non finalizzati, per cui non sarà necessario presentare alcuna documentazione per giustificare come viene speso l’importo liquidato. La restituzione delle rate avviene in maniera automatica, ovvero con trattenute dirette sulla pensione, per cui non sarà necessario pagare i singoli bollettini.

Richiesta della cessione del quinto per i pensionati all’estero: quali sono i vantaggi?

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La cessione del quinto per i pensionati che non hanno la residenza in Italia rientra fra i finanziamenti a tasso fisso. Questo vuol dire che la rata di rimborso non subisce variazioni per tutta la durata del finanziamento, che non può essere inferiore a 2 anni e superiore a 10.

La cessione del quinto per i pensionati che si trovano all’estero offre anche altri vantaggi, fra cui quello delle rate leggere e sostenibili che non potranno mai superare il 20% del netto della pensione. Il pensionato, inoltre, non dovrà offrire alcuna garanzia e ipoteche sulla casa.

Possono richiedere il finanziamento sul quinto della pensione:

  • i titolari di pensione INPS italiana
  • chi non supera 85 anni al termine del prestito.

Diversamente da ciò che molti credono, per ottenere la cessione del quinto non è necessario percepire una pensione elevata. Importa solo che il prestito in definitiva sia sostenibile, ovvero non inferiore al minimo reddituale pensionistico. Questo aspetto è molto importante ed è stato previsto per evitare situazioni di indebitamento. In buona sostanza, il pensionato riceverà un finanziamento personalizzato e da restituire attraverso rate periodiche che sono alla sua portata. Ecco spiegato come mai la cifra massima che sarà possibile ottenere dipende dalla pensione netta effettivamente percepita.

A fronte di queste valutazioni, la cessione del quinto è la soluzione più indicata per tutti quegli anziani che non vivono in Italia e necessitano di liquidità per portare a compimento diversi progetti, come ad esempio una piccola ristrutturazione in casa, l’acquisto di nuovi elettrodomestici, di una macchina etc. La pratica, inoltre, viene gestita in maniera telematica, aspetto che riduce in genere i tempi rispetto a quelli previsti per ottenere altro genere di finanziamento. Una volta ottenuta la somma richiesta sulla base della pensione netta, sarà possibile spenderla liberamente, potendo contare sulla polizza inclusa contro ogni rischio.

Pensionati all’estero: come si può ottenere la cessione del quinto?

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Accedere alla cessione del quinto anche per chi vive all’estero non è affatto complicato. Occorre anche segnalare che l’INPS e l’INPDAP hanno stipulato diverse convenzione allo scopo di contenere i tassi di interesse e offrire così condizioni più vantaggiose anche per i pensionati che non hanno più la residenza in Italia. Le convenzioni rappresentano il modo più affidabile per ottenere le somme necessarie.

Gli interessati, pertanto, effettuato un calcolo gratuito e senza impegno, possono accedere alle convenzioni che offrono tassi agevolati per inviare i documenti necessari e iniziare così la fase dell’istruttoria. Tutto avviene online in modo snello e veloce. Non sarà necessario recarsi presso uffici o andare in banca, quindi affrontare viaggi per tornare in Italia. Bisogna segnalare che anche la sottoscrizione dei contratti avviene a distanza e in tutta comodità.

I passaggi previsti sono pochi e fra questi rientrano quelli di verifica e accettazione della domanda da parte dell’INPS. Quando l’ente previdenziale non riscontra nessun genere di irregolarità e il calcolo della rata è esatto, si passa alla stampa dei contratti che il pensionato riceverà all’estero tramite corriere. Successivamente, firmati i contratti, verrà erogata la somma che era stata precedentemente concordata e con la quale poter finalmente realizzare i propri progetti fuori dall’Italia.

I pensionati all’estero possono così ottenere liquidità, tramite bonifico bancario o assegno circolare, senza dover sostenere costi e anticipare spese. Inoltre, non sono previsti oneri per l’istruttoria o commissioni di intermediazione. Chi, ad esempio, percepisce una pensione netta pari a 1000 euro mensili, sarà tenuto a pagare una rata massima di 200 euro, che verrà sottratta direttamente dalla pensione. La rata rimane sempre fissa e verrà addebitata per 12 mesi, quindi non andrà a intaccare la tredicesima.

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