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Si può richiedere la cessione del quinto se si è cattivi pagatori?

Cattivi pagatori e CRIF

Il “marchio” di cattivo pagatore è uno di quei segni che difficilmente si è in grado di cancellare dal proprio profilo finanziario. Lo si acquisisce automaticamente quando i ritardi su pagamenti relativi a mutui e prestiti si accumulano, rendendo evidenti consistenti difficoltà economiche che depongono a sfavore di nuove aperture di credito.

In seguito a questi disguidi finanziari ha luogo la segnalazione al CRIF (Centrale Rischi Finanziari); si tratta di una sorta di banca dati che fornisce alle aziende che erogano mutui e prestiti un supporto costituito da informazioni dettagliate sulla situazione debitoria delle persone richiedenti somme di denaro.

Nel momento in cui il nome della persona inadempiente viene inserito negli elenchi del Crif, non sarà più possibile, per un certo periodo di tempo (proporzionale alle rate scadute non pagate), ottenere ulteriori tipi di prestito.
La segnalazione rimane, infatti, visibile all’interno della lista dei cattivi pagatori per un periodo che va da un minimo di 12 a un massimo di 36 mesi.

Cos’è la cessione del quinto

Con il termine cessione del quinto si intende un finanziamento al quale possono accedere sia i lavoratori dipendenti privati, che quelli pubblici. Deve, però, trattarsi di dipendenti assunti a tempo indeterminato, di pensionati, oppure di lavoratori con contratto a tempo determinato a patto che l’estinzione del debito ricada entro tempi precedenti alla scadenza del contratto di lavoro.

La cifra erogabile può raggiungere un massimo di 60mila euro e le rate previste per il rimborso verranno trattenute dall’ente presso cui si è in servizio, oppure dal datore di lavoro, direttamente in busta paga.

Anche i pensionati, come accennavamo prima, possono usufruire di questo servizio; nel loro caso, ovviamente, il pagamento delle rate avverrà con trattenuta mensile dal cedolino della pensione.

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Vantaggi principali della cessione del quinto

Alcune delle caratteristiche che rendono questo tipo di finanziamento particolarmente vantaggioso sia per persone che ancora lavorano, sia per chi, avendo raggiunto l’età del collocamento a riposo, vuole godersi in tutta serenità questa nuova parte della propria vita, sono le seguenti:

  • si possono richiedere anche somme piuttosto consistenti perché la restituzione può essere dilazionata per un tempo davvero lungo (si può arrivare fino alla durata di 120 mesi);
  • non si ha l’assillo del pagamento mensile delle rate perché la trattenuta viene effettuata in automatico alla fonte, cioè prima che lo stipendio (o la pensione, venga accreditata;
  • l’importo gravante sullo stipendio è fisso e non supera il 20% dello stipendio/pensione (il quinto, appunto);
  • tra le varie agevolazioni, spicca la possibilità di richiedere, al momento della stipula, una rapida anticipazione sulla somma totale del finanziamento;
  • comprende una copertura assicurativa che tutela totalmente il credito;
  • può essere richiesto in presenza di altri finanziamenti in corso e anche nel caso in precedenza si siano verificate difficoltà di accesso ala credito;
  • il suo è un rassicurante tasso fisso esteso per tutta la durata del debito;
  • non è necessaria la garanzia di terzi o la sussistenza di un coobbligato;
  • non è necessario fornire alcun giustificativo di spesa.

Cessione del quinto e cattivi pagatori

Ma il dubbio di molti è: i cattivi pagatori possono richiedere la cessione del quinto, oppure no? La risposta è ““; anzi, assolutamente sì.
E spieghiamo il perché.

Normalmente, in presenza di precedenti episodi in cui il richiedente del finanziamento si è mostrato insolvente, le banche o le finanziarie rifiutano la concessione del prestito. Una volta che l’interessato ha, in qualche modo, seppur in altre occasioni, “tradito la fiducia” che gli era stata concessa, è chiaro che lo si ritiene inaffidabile.

Ma nel caso della cessione del quinto, essendo l’insolvenza matematicamente impossibile (dato che la trattenuta avviene prima che lo stipendio mensile arrivi sul conto corrente o venga riscosso secondo qualsiasi altra procedura), chi eroga il prestito non corre alcun rischio e concede con estrema tranquillità il nuovo finanziamento.

Quindi, anche chi ha subito la segnalazione da parte del CRIF, e si ritrova con il proprio nominativo nella lista dei cattivi pagatori, ha diritto a richiedere la cessione del quinto e ad ottenerla senza ostacoli.

Unico particolare aggiuntivo: per qualsiasi lavoratore che decida di richiedere la cessione del quinto dello stipendio, è indispensabile una copertura assicurativa (detta “rischio impiego), che sia in grado di garantire il versamento delle rate di rientro del debito anche nel caso in cui si verificasse la perdita del lavoro.

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