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Figli all’università: prestiti universitari troppo poco richiesti in Italia

Mandare un figlio all’università è un investimento per il suo futuro, ma in una situazione economica particolare come quella degli ultimi anni, sono sempre di meno le famiglie che possono permettersi di poterlo fare. Infatti, osservando i dati OCSE, si nota che solo il 18% degli italiani possiede un diploma di laurea e ancora più bassa è la percentuale di quelli che hanno investito in un master.

A influire in maniera preponderante sul raggiungimento di un titolo di studio elevato, sono le spese per l’università. Ma quali sono i costi reali?
In un report della Federconsumatori, si considera che circa 350.000 studenti pagano mediamente 2.000€ all’anno per andare all’Università, mentre circa 60.000 di loro raggiunge la quota dei 5.000€ e solo 20.000 studenti spende cifre dagli 8.000€ ai 10.000€.

I costi per mandare un figlio all’Università salgono se si fa riferimento ai soggetti che si trovano fuori sede, un numero che, secondo le stime di Federconsumatori, si aggira dalle 400.000 alle 600.000 unità. Se si vogliono considerare i costi, alle normali spese si devono aggiungere anche l’affitto di una stanza singola o doppia, i costi di viaggio e quelli collegati al cibo.

La spesa sarà poco inferiore agli 8.000€ per coloro che si trovano in seconda fascia di reddito e hanno un ISEE inferiore ai 10.000€, se si vuole disporre di una stanza doppia, mentre sale a circa 9.500€ per una singola. Per le famiglie che appartengono alla terza fascia, con un reddito fino ai 20.000€, il valore è poco superiore ai 9.600€ per una stanza singola e di circa 8.200€ annui per una doppia. Naturalmente, in questi numeri sono comprensive anche le spese per le utenze.

Tra le principali spese per mandare un figlio all’università, si devono considerare le tasse: gli importi vanno dai 2.100€ delle università umanistiche a oltre i 3.000€ per quelle più specialistiche.
Inoltre, si deve considerare il costo dei test di ammissione che prevedono eventuali pagamenti di iscrizione, che possono variare da regione a regione, con un versamento dai 50€ ai 100€, a cui si aggiungono i manuali necessari per lo studio e il costo del viaggio, con una spesa minima di 200€.

Infine, vanno considerati i costi necessari per l’acquisto dei libri che oscillano da un minimo di 600€ fino a un massimo di 750€ per le Università di Medicina e Chirurgia.

I dati sulla richiesta dei prestiti universitari

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Se si considera che, in base alle statistiche ISTAT, la media di spesa mensile di una famiglia si aggira intorno ai 2.500€, si può rilevare come il costo di iscrivere un figlio all’università diventi un elemento importante in un bilancio familiare. Un valore che aumenta nel caso in cui si abbiano più figli ai quali garantire l’istruzione.

Il costo per l’istruzione acquisisce un interesse maggiore se si considera che il 10% degli universitari decide di abbandonare il percorso di studi per la difficoltà di riuscire ad affrontare le spese universitarie, mentre un buon 30% sospende la propria formazione per doversi dedicare a un’attività lavorativa al fine di sostenersi.

In questa prospettiva, la soluzione potrebbe essere legata ai prestiti finalizzati all’università. Tra le tipologie di finanziamenti che vengono utilizzati al fine di offrire sostegno allo studio, si ritrovano da un lato quelli generici effettuati dalle famiglie per ottenere liquidità, come il finanziamento sul quinto dello stipendio o della pensione, e dall’altro una forma più mirata che prende il nome di prestito d’onore e richiedibile direttamente dallo studente.

Cos’è il prestito d’onore e quali sono i dati in Italia

Il prestito d’onore è una tipologia di finanziamento che si rivolge direttamente agli studenti che si trovano a dover affrontare le spese universitarie. Prevede la possibilità di ricoprire quelle relative al conseguimento del corso di laurea, un eventuale master e il costo per l’alloggio fuori sede.

Il prestito d’onore è da considerare come una valida opportunità per chi vuole proseguire un percorso di studi in maniera indipendente, senza gravare sul bilancio familiare. Se, però, si osservano quali sono le percentuali di studenti che si avvicinano a questa forma di sostegno economico, i dati non sono dei migliori. In Italia, è stato calcolato che solo l’1% degli studenti aderisce a un tipologia di prestito d’onore, contro il 50% di richieste in Olanda, in Gran Bretagna, nei paesi Scandinavi e del 22% della Germania.

La percentuale esigua appare anche contrastare con i dati del costo medio delle tasse universitarie, che è nettamente inferire rispetto al resto d’Europa, in cui si superano anche i 10.000€: un fattore che dovrebbe favorire la diffusione del prestito d’onore.

Se i dati indicano che il numero di richieste è molto basso rispetto agli studenti europei, dall’altro lato le possibilità di ottenere un prestito d’onore sono molto alte in Italia, grazie alla presenza di diverse tipologie di finanziamenti universitari.

Lo studente potrà accedere a prestiti agevolati statali che erogano somme dai 2.000€ ai 4.000€, da restituire dai 2 ai 10 anni.
Inoltre, sono state proposte diverse tipologie di prestiti d’onore da parte dei singoli Enti Regionali, anche con un massimale che raggiunge i 50.000€ e che si attiva al momento dell’inizio del piano di studi.

Infine, si potrà richiedere un prestito d’onore presso una delle banche che offre questa tipologia di servizio, con un importo che può variare in base alle necessità dello studente e restituibile a partire dal momento in cui si inizia l’attività lavorativa.

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I requisiti per richiedere il prestito d’onore

Altro fattore che dovrebbe favorire l’eventuale richiesta del prestito d’onore sono i requisiti necessari per avere accesso a questa tipologia di finanziamento. Di seguito si indicano quelli richiesti:

  • Età: si richiede che il soggetto sia maggiorenne e abbia un’età anagrafica tra i 18 e i 35 anni. Sarà necessario disporre di un documento d’identità valido e che non abbia una scadenza a breve termine.
  • Residenza: altra condizione necessaria per il prestito d’onore è quella di possedere una residenza stabile in Italia da almeno 6 mesi. Non basterà semplicemente avere la residenza su carta, ma si dovrà disporre di un domicilio stabile.
  • Iscrizione all’università: il soggetto che richiede il prestito d’onore dovrà essere iscritto all’università.
  • Documentazione spese: per ottenere la copertura delle spese fuori sede, sarà necessario anche disporre di un contratto di affitto regolarmente registrato presso la sede in cui si svolgerà il piano di studi.

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